L’aviazione navale si sviluppò rapidamente durante la Seconda guerra mondiale, un periodo di tempo nel quale le portaerei divennero il fulcro della strategia navale.
A causa e come conseguenza di questo aumento di importanza, la progettazione e la tecnologia relativa a queste navi progredirono rapidamente negli anni di guerra, portando ad innovazioni di alto livello, ma anche ad esperimenti fallimentari e presto abbandonati.
Uno di questi ultimi esperimenti è costituito dal lancio di aerei, a mezzo di catapulta, direttamente dall’hangar della nave.

Lancio di un F6F Hellcat. Presumibilmente dall’hangar della USS Hornet (CVA- 12) – Crediti immagine www.thedrive.com
L’idea vi sembra strana? Prima dell’introduzione del ponte angolato i progettisti di navi portaerei si posero il problema di come lanciare d’urgenza un ricognitore anche quando il ponte di volo era ingombro di una massa di aerei in via di rifornimento/riarmamento/trasferimento nell’hangar.
Così venne formulata l’idea di collocare una catapulta, orientata per madiere, direttamente nell’hangar, sfruttando le ampie aperture laterali dello stesso sulla fiancata della nave. Questa soluzione rendeva possibile lanciare uno o due ricognitori anche quando non era possibile farlo dal ponte di volo.

Un F6F-3 Hellcat del Fighting Squadron (VF) 15 lanciato dalla catapulta installata nell’hangar della USS Hornet (CV-12), il 12 febbraio 1944, durante un’esercitazione svoltasi nella baia di Chesapeake – Crediti immagine www.Navsource.org
Le notizie disponibili attorno a questa, non molto nota, procedura sono abbastanza scarse, ma tuttavia è noto che almeno le prime sei Essex ebbero installate le catapulte nella loro affrettata messa in esercizio (1).
L’aereo era lanciato a partire dalla parte prodiera dell’hangar in entrambe i lati, attraverso ampie aperture richiudibili. Il supporto della catapulta, allorché in uso, sporgeva dalle fiancate della nave e venne denominato “bridle catchers”.
Bisogna considerare che queste catapulte erano più corte e davano una spinta minore rispetto a quelle montate sul ponte di volo; l’aereo, poi, non poteva sfruttare l’effetto favorevole del vento relativo spirante sul ponte di volo e doveva, generalmente, affrontare il vento trasversale originato dal moto stesso della nave: non doveva essere molto piacevole per i piloti decollare in questo modo dall’hangar.

Un F6F Hellcat sul ponte principale della Yorktovn (CV 10) , sopra l’hangar principale: visibile la catapulta e l’ampia apertura nella fiancata della nave. Da www.thedrive.com
Tuttavia, l’installazione di catapulte nell’hangar venne ritenuta così importante che, nel calcolo della distribuzione dei pesi a bordo della nave, per compensare il loro peso si decise di eliminarne una dal ponte di volo.

Un TBF 1 Avenger del Torpedo Squadron 5 (VT-5) lanciato dalla catapulta dell’angar della Yorktoown. Da www.thedrive,com
Comunque nel 1944 tutte le catapulte vennero rimosse dagli hangar, nel corso di ordinari cicli di manutenzione, tranne che sulla USS Hornet e, quindi, vennero ricollocate le catapulte sul ponte di volo.
Il principale motivo che portò all’eliminazione della catapulta dall’hangar fu la necessità di lasciare un’ampia porzione dello stesso sgombera per consentire la movimentazione dell’aereo in stand by o da lanciare.
La Marina ritenne di ovviare alla mancanza di ricognitori mediante una accurata pianificazione dei lanci con le altre navi della formazione, agevolata dalla crescente affidabilità e potenza dei radar imbarcati.

Schema della CV 09 Essex, con indicata la posizione delle catapulte negli hangar – Crediti disegno www.steelnavy.com
Luciano Grazioli
Note
1. Dovrebbe trattarsi delle USS Essex, USS Yorktown, USS Intrepid, USS Hornet, USS Franklin, USS Lexington, entrate in servizio fra il 1942 ed il 1943.
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