Nel numero di luglio-settembre 2021 è uscito sul Bollettino d’Archivio dell’Ufficio Storico della Marina Militare un interessante articolo dal titolo “Revelata Quaestio. Uno studio analitico sull’origine dei decrittati della Government Code and Cipher School britannica ai danni della Regia Marina nel corso dell’ultima guerra” (1).

L’autore, Claudio Rizza, compie una attenta indagine statistica a campione sulle decrittazioni britanniche ai danni della Regia Marina nel secondo conflitto mondiale.

L’argomento è stato oggetto di polemiche sin dall’uscita, nel 1981, del volume di Alberto Santoni dal titolo Il vero traditore, il quale aveva rivelato l’impatto di ULTRA sulla guerra nel Mediterraneo.

Nell’interpretazione di Santoni, la chiave del successo britannico fu la sistematica violazione dei codici delle macchine C38 Hagelin italiane che portò alla decifrazione di circa 37.800 messaggi della Regia Marina, mostrando l’ampiezza del “buco” creato da ULTRA nella sicurezza delle comunicazioni navali italiane di alto livello.

Questa tesi è stata poi ripetutamente contestata dalla pubblicistica nazionale. In particolare, un saggio del 2014 a firma di Enrico Cernuschi dal titolo Ultra. La fine di un mito tentava di sistematizzare le critiche sostenendo che l’elevato numero di comunicazioni navali italiane decifrate era imputabile a violazioni delle comunicazioni tedesche o dell’Aeronautica, oppure che una buona parte dei messaggi italiani fosse stata decifrata dopo l’Armistizio, con chiavi fornite ai britannici dagli stessi italiani.

Il saggio di Rizza ci pare evidenzi la scarsa plausibilità di queste ipotesi critiche rivolte nei confronti di Santoni, sottolineando come quasi il 99% del campione analizzato (circa 7.000 messaggi, selezionati in maniera da fornire omogeneità temporale e confrontati tra fonti britanniche e italiane) sia stato invece prodotto da comandi della Regia Marina, confermando l’ampiezza del “buco” individuato da Santoni e, plausibilmente, mettendo fine agli “anti-miti” elaborati negli ultimi anni.

Un plauso va certamente anche al Bollettino d’Archivio per aver ospitato una ricerca così sistematica e approfondita sotto il piano metodologico.

Fabio de Ninno


Note

  1. Il saggio di Claudio Rizza è disponibile al seguente link: https://www.academia.edu/84412224/Revelata_quaestio

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